una Biennale Severa addolcita dalla Danza
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Una Biennale d’Architettura come l’Architettura dovrebbe essere… ci voleva Rem Koolhaas per mettere in ordine i FONDAMENTALI elementi che compongono gli spazi e per ricordare agli architetti che conta piu’ il progetto che essere archistar, conta piu’ la composizione delle città che le sculture architettoniche.
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“false ceiling”, libero adattamento delle tubature contenute nel controsoffitto di un edificio progettato in Quatar nel 2011, per introdurre all’elemento “Soffitto”
Le critiche erano scontate … ma io credo che questa Biennale sia RIBELLE, perchè azzera tutto il frastuono del “design laccato” che ci circonda e finalmente fa tabula rasa. Sollecita un po’ la coscienza degli architetti… Al termine del primo giorno di visita ho deciso di tornare di nuovo il secondo perchè un giorno non basta… bisogna perdersi e lasciarsi bombardare da tutte quelle informazioni che alla fine ti confondono ma ti IMpongono delle domande. ”Fundamentals” il titolo… perchè abbiamo perso i fondamentali, distratti da tutto il caos che sovrappone l’effimero all’essenziale….
FUNDAMENTALS, che ricorda anche nel nome le Fondamenta di Venezia, è divisa in:
- Elements of Architecture (dove sono esposti gli elementi fondamentali dell’architettura… è quasi un catalogo in scala 1:1)
- Absorbing Modernity (come i principali Paesi hanno reagito e costruito la modernità… è quasi una fiera)
- Monditalia (come l’Italia ha espresso la sua Architettura… è la parte piu’ poetica in cui si assiste alle prove degli spettacoli della sessione danza diretta da Virgilio Sieni)
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“Danze leggermente diverse” di Giuseppe Comuniello, un interprete non vedente che ha danzato in orari casuali, non stabiliti, interpretando un personaggio diverso ogni giorno, tratto da alcune favole
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“Local Warming”, risolve lo spreco di energia sincronizzando la presenza umana con il controllo climatico. Un sensore rileva infatti il movimento degli utenti, avvolti da una nuvola di calore in movimento, lasciando freddo lo spazio circostante. Carlo Ratti è l’architetto direttore di MIT SENSEable Cities Lab, che ha ideato questo spazio. Predilige al termine smart quello di senseable in riferimento al rapporto tra tecnologia a servizio dell’innovazione sulla città
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grafico sul rapporto tra politica, economia, legislazione e la crescita o decrescita della costruzione in Italia- esposto il progetto di Zingonia, come esempio di città utopica, voluta da Renzo Zingone nel 1970
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Parte del grafico sul rapporto costruzione-economia-politica, anni cinquanta, l’allestimento è curato da M.Biraghi
La Danimarca ci ricorda che alcuni dei principali elementi di estetica sono connessi alla natura, legni, profumi e il candore del bianco ci conducono verso un mondo semplice, bianco e naturale.
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padiglione Danimarca, dove Stig L.Andersson ci ricorda che l’estetica è un valore complementare alla razionalità, nella costruzione di un futuro che ha come obiettivo il benessere della razza umana
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prove per uno degli spettacoli di Danza di Virgilio Sieni, “Appunti per il Vangelo secondo Matteo”, che si terrà dopo il 19 giugno
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“Sahara para Todos”, pratiche verso la creazione del laboratorio di Danza diretto da Michele di Stefano, che si terrà dopo il 19 Giugno
L’Architettura è una cosa Seria….che necessita di poche regole, le piu’ essenziali, le piu’ decise… La fluidità e la poesia sono lasciate alla danza, che sembra dare il giusto equilibrio allo spazio, lo risolve e forse gli conferisce un’ identità persa.
La Danza restituisce i rapporti tra pareti anonime che compongono spazi … perchè;
l’ architettura, in fondo, ha bisogno della Vita per essere felice …
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questo è cio’ che si abbandona uscendo da Monditalia, con in mente tutti i sogni da realizzare e il desiderio di viverli….
This entry was posted on domenica, giugno 15th, 2014 at 00:50
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Tags: biennale architettura venezia 2014, biennale di architettura 2014, danza e architettura, michele di stefano, virgilio sieni
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